Sin dall'Ottocento
esistevano a Pella diversi esercizi pubblici, soprattutto osterie e
trattorie, di cui si sono perse le tracce in quanto trasformati in
altre attività.
La Cooperativa
Pellese è ora un negozio di alimentari mentre è rimasta inalterata
l'identità del Circolo Pellese.
In piazza Motta, ora
pizzeria La Piazzetta, c'era l'Acli mentre l'Osteria di S. Albino,
dietro la parrocchia, ha mantenuto solo la sua iscrizione ben
visibile sulla facciata, mentre lungo lago c'era la storica "Trattoria del Vapore".
Un'altra conosciuta
attività dell'epoca era l'osteria di Remo Castiglioni con
panetteria e bottega di generi vari, ed era sulla strada presso la
parrocchiale dove ora c'è un bar con rivendita di giornali.
Lungo
lago invece era molto frequentata la
Trattoria Pellese, con tanto di pergolato, sempre di proprietà del
Castiglioni ma gestita da altri.
Un altro commercio
di alimentari è documentato da un registro del 1897-1899 di Meloda
Mattia, dove sono indicate le vendite di prodotti vari con le date
dei giorni e i relativi prezzi e quantità.
Nella
via Vignaccia, il sentiero che dalla scala santa proveniene da Alzo e
si snoda dietro S. Filiberto, vi era una località denominata
"regione merica" dove circa un secolo fa esisteva una
spezieria. La denominazione "merica" era dovuta
semplicemente al fatto che in quel luogo venivano coltivate numerose
vigne di uva americana. La conferma ci viene dalle memorie di Enea
Silvio Piccolomini – futuro Papa Pio II – che nel 1494 incantato
dal paesaggio del lago, scriveva questi versi:
"Quella valle... E' Pella che prende il miele dal favo e dolci
uve dalle viti".