giovedì 30 aprile 2015

Scuola di disegno per scalpellini

 


Il monumento a Borgomanero di Tandardini
 
Nel novembre 1906  ad Alzo, presso la sede della Famiglia Alzese, viene istituita una scuola di disegno intitolata a "Nobili De Toma", con un corso per "grafiche – lineali – ornamentali" riservato agli scalpellini della zona. Dopo 39 lezioni, nel marzo del 1907 questo primo esperimento termina, con grande soddisfazione di quanti lo avevano organizzato, compreso  l'insegnante, Edoardo Tandardini, modellatore e scultore della Juttner & Bedoni di Alzo, autore di vari monumenti tra cui quello sulla piazza della stazione di Borgomanero.
 Le cronache dell'epoca fanno sapere che il direttore della scuola, Giuseppe Molino, non potendo partecipare alla cerimonia di fine corso, fece pervenire 50 bottiglie di vino di Ghemme del 1904 per istituire una lotteria pro-scuola disegno.
 
Scuola di disegno e mensa cave Simonetta
 

lunedì 27 aprile 2015

Regate per signorine




Locandina gara

Da Orta a Pella le donne si svolgevano gare di voga per rematrici. È del 1893 la regata per “signorine” con la partecipazione di cinque imbarcazioni con equipaggi femminili di cui riproduciamo il documento con i nomi, la classifica e i premi assegnati.


Elenco partecipanti
 
Il premio delle signorine



giovedì 23 aprile 2015

Albergo con stallazzo e alloggio

Con stallazzo e rimessa

In un edificio settecentesco  sulla piazza di Alzo, sin dalla seconda metà dell'800 era attivo l'Albergo Cusio di proprietà Gualea,  poi ceduto a Stefano Ferrari di Artò.
La frazione di Alzo, in virtù delle belle ville e delle importanti famiglie, era ben frequentato ed apprezzato da viaggiatori anche stranieri. Lo testimoniano le foto d'epoca che mostrano come l'insegna "con stallazzo e alloggio", si tramuta in un pomposo ed esotico "afternoon tea".
Afternoon tea e rimessa per automobili

Il logo della trattoria

lunedì 20 aprile 2015

A Pella si producono cerniere per valigeria



                                     
Lo stabilimento Ferraris a Pella


Nel gennaio 1907 viene costituita a Milano la “Società Anonima ing. Ferraris di Pella” con un capitale di 400.000 lire.
La manodopera fu in parte locale e in parte immigrata: dalla Germania, dove Ferraris aveva lungamente ed abilmente assimilati i segreti dei procedimenti meccanici, giunsero il tecnico attrezzista e da Milano altri operai specializzati.
Il 22 dicembre 1910, lo stabilimento, che occupava più di cento operai e produceva ferramenta, articoli di viaggio, cerniere, serrature ed altre minuterie metalliche, fu completamente distrutto da un incendio. La fabbrica fu ricostruita ed ampliata, e riprese l'attività nella primavera del 1911.
Durante la prima guerra mondiale fu dichiarata stabilimento ausiliario con DM del 26 gennaio 1918.
 
Operai all'interno dello stabilimento

 

giovedì 16 aprile 2015

Felice Cavallotti: il monumento in granito di Alzo

Felice Cavallotti


Felice Cavallotti nacque a Milano nel 1842 e morì a Roma nel 1898.
Fu poeta, drammaturgo milanese, garibaldino,
avvocato, pubblicista, oratore popolarissimo, politico repubblicano, deputato al Parlamento dal 1873, capo dell'estrema sinistra radicale.
Nella sua vita affrontò ben trentadue duelli e il trentatreesimo, con un certo Ferruccio Macola, gli fu fatale.
La  tomba che custodisce le sue spoglie, a Dagnente sul lago Maggiore, fu costruita con il granito delle Cave della ditta Crevola Giovanni di Alzo, carissimo amico come da dedica che gli fu rilasciata.
Il duello in cui morì


Il monumento a Dagnente


lunedì 13 aprile 2015

Le opere d'arte nella chiesa parrocchiale di Pella




La natività di Valtorta


Il 1673 è la data in cui si può indicare la presenza del quadro raffigurante San Nicola, San Gaetano da Thiene e Santa Eurosia, posto sulla parete sinistra dell'altare della parrocchia di S. Albino. L'opera è attribuita la pittore miasinese Giuseppe Zanatta. Anche se per lungo tempo trascurato, questo pittore è stato molto prolifico nella sua terra d'origine con commissioni che hanno interessato molte località del Cusio.
 Nel 1877 venne chiamato da Milano il pittore Giovanni Valtorta (antenato del pittore Albertelli) a dipingere i rosoni del soffitto e i due dipinti ai lati del presbiterio: la Natività e la Deposizione.
 

L'opera pittorica dello Zanatta