All'inizio del 1900, grazie alle numerose attività produttive che erano sorte in Pella, crescevano via via le bocche, che mangiavano e... bevevano.
Pella è sempre stata ricca di pozzi freatici e molti ne esistevano nelle case private, mentre in piazza del lago la grande pompa cigolava dalla mattina a sera, alla quale rispondeva l'altra gemella accostata al cortiletto della Casa Canonica.
Ma le esigenze di avere più acqua si fecero sentire soprattutto quando si aprì l’Ospedale e il bravo Rettore Marinzi pensò cosa necessaria, e per i degenti e per le Suore, incanalare dal bosco a fianco della Cartiera una buona fontana.
Fu il primo acquedotto. Nel 1919, d’intesa col Comune, venne rinnovato ad ampliato, rendendo possibile l’installazione di alcune bocche pubbliche: la prima su in cima al paese nella piazza della Chiesa, poi al centro accanto all’Ospedale, ed infine fuori della casa del medico.
Cammina la civiltà e nascono le sue esigenze! Il 20 ottobre 1931 presso il Notaio Zanè dieci Soci firmano l’atto costitutivo del nuovo Consorzio-acquedotto; e firmano, dice l’Atto, anche per altre dodici persone, assenti ma elencate; più per tre Enti: Ospedale, Asilo, Parrocchia. Una nuova sorgente, di assai maggiore capacità, portò ristoro in tante case.
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quel che rimane di una fontana pubblica del 1919 |
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posizione dell'ultimo reperto di fontana pubblica del 1919 |
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