Scoppio di una mina nelle cave Peverelli |
Martedì 24 dicembre del 1912, alle ore 11 circa, ripetuti suoni di tromba avvisavano che qualche masso enorme si sarebbe di lì a poco staccato dalle cave di granito di Alzo.
E infatti un boato dilagò per tutta la zona, seguito da un nembo di fumo e polvere che fece volgere gli sguardi verso le cave di proprietà Peverelli.
Oltre 1500 metri cubi di granito scivolarono per un centinaio di metri lungo le falde del colle, adagiandosi nello spazio sottostante in attesa che le abili mani degli scalpellini ne potessero trarre i pregiati manufatti destinati non solo in Italia, ma a molti paesi europei.
E infatti un boato dilagò per tutta la zona, seguito da un nembo di fumo e polvere che fece volgere gli sguardi verso le cave di proprietà Peverelli.
Oltre 1500 metri cubi di granito scivolarono per un centinaio di metri lungo le falde del colle, adagiandosi nello spazio sottostante in attesa che le abili mani degli scalpellini ne potessero trarre i pregiati manufatti destinati non solo in Italia, ma a molti paesi europei.
Il masso staccato dalla montagna |
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