giovedì 8 dicembre 2016

Un'antica famiglia Alzese

Grazie alla generosità di una  famiglia Alzese, fu ampliata la piazza di Alzo per consentire di collocare il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, inaugurato il 3 settembre 1922.
La donazione di una porzione della proprietà terriera adiacente alla chiesa dedicata a san Giovani Battista, avvenne nel 1921 da parte di Soldi Francesca vedova Gualeja e del figlio Giuseppe, documento ratificato con atto notarile del 1933.
Questa famiglia che, nella società dell’epoca godeva di una posizione di privilegio “economico”, ha contribuito allo sviluppo sociale di Alzo partecipando attivamente alle iniziative tese ad assicurare un maggior benessere alla popolazione.
Famiglia benestante e possidente di terreni ed edifici nonché di una porzione delle cave di Alzo, può annoverare anche avi emigrati in Spagna, precisamente a Barcellona, dove fecero fortuna nel settore della ristorazione e dell’alberghiero come documentato dallo “Stato della Società Italiana di Beneficenza in Barcellona del 31.12.1873” che cita fra i soci anche Maurizio Carlo Gualeja, il bisnonno nato nel 1835.
Il ramo di questa famiglia Gualeja trovò continuità con Cecilia Gualeja che sposò Natale Cesare Verzini di Briallo il cui figlio Carlo intraprese, nel 1938, la professione di imprenditore nel settore della rubinetteria con una fonderia in conchiglia, come risulta dalle ricerche effettuate dal Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia.



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