Nell'inventario
dei beni di san Filiberto del 1710 viene menzionato il muro di
recinzione che delimita il sagrato che fungeva da cimitero dove
"Dalla
parte verso mezzo giorno al di fuori della chiesa v'è il Cimitero
assai grande, chiuso di muro, con una croce di legno ....e sotto
picciol tetto che è la gronda alla sagristia suddetta, per ossario
ove pure si conserva la bara da portare i morti..."
Gia
nel 1753 il parroco d'allora scrive al Vescovo
descrivendo che : "Li venerdì di Quaresima nella Chiesa di
S. Filiberto altre volte Parochiale d'Alzo si fa la via Crucis con
l'intervento de Popoli vicini; e nella festa di Epifania, e di S.
Filiberto si cantano in detta Chiesa li divini ufizi".
Solo
nel 1763, nell'inventario del 16 luglio, vengono citate ufficialmente
le cappelle: "La
chiesa è attorniata dal cimitero ben chiuso di muro e cancello di
legno. D'intorno a detto muro vi sono le cappelle della via Crucis
ben grandi e dipinte."
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| la dedicazione |
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| la firma del pittore |
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| 1932 inaugurazione cappelle |
Nel
1930-32 furono eseguiti i nuovi affreschi delle cappelle dal pittore Mario Albertella di Cannobio voluti da Ester Durio per onorare i genitori.



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