lunedì 29 settembre 2014

Il corpo filarmonico di Alzo


Corpo filarmonico Alzese (1910)

Ad Alzo, nel giugno 1908, viene istituito il Corpo Filarmonico di Alzo (Fanfara). Direttore era Giulio Ricca che fornì a sue spese berretti, divisa, leggii in ferro, grancassa e un armadio per ritirare gli strumenti musicali. Vice-direttore Giulio Piralla. Augusto Simonetta era segretario-cassiere. I maestri erano Stornello, Roncarolo, mentre il supplente maestro era Cerottini. 
La Fanfara ricevette in eredità dal disciolto Club Mandolinistico 40,00 lire consegnate dal cassiere di tale club Francesco Sommi ad Augusto Simonetta che era segretario-cassiere della nea-filarmonica.  L’ 8 settembre del 1909 la Fanfara si recò a Civiasco per rendere omaggio al suo fondatore e Presidente Ercole Durio di Civiasco che  aveva fatto dono di ben 14 strumenti musicali. 


Armadio donato da Giulio Ricca


giovedì 25 settembre 2014

Convegno dedicato a San Filiberto




Lo scopo principale del convegno promosso ad Alzo è quello di richiamare l'attenzione sulla necessità di procedere in tempi rapidi al restauro di san Filiberto di Prorio, in modo particolare come obiettivo primario quello del campanile romanico che, a detta di molti studiosi, è un gioiello del medievo da salvare e salvaguardare.
Lo scenario della natura circostante ha favorito la presenza di molte persone che hanno seguito, con molto interesse, la giornata di studio sul Complesso Monumentale di san Filiberto di Prorio richiamando studiosi ed appassionati che, sin dalla mattinata di sabato 13 settembre 2014, si sono raccolti sul sagrato della chiesa di san Filiberto per ascoltare l'archeologa Francesca Garanzini la quale ha illustrato i primi risultati dei recenti scavi che hanno portato alla luce tracce di un'antica abside.

Le relazioni degli studiosi  sono proseguite nel pomeriggio presso la sede dell'associazione Famiglia Alzese: all'archeologa Garanzini, che ha completato l'intervento lanciando l'opportunità di nuove prospettive di ricerca, ha fatto seguito la storica Fiorella Mattioli Carcano dell'associazione "Cusius" che ha sviluppato il tema sul culto di san Filiberto e di altri santi nel Medioevo cusiano.


Con  un intervento d'oltre Alpe dell'associazione "Les Amis de l'Ile de Noirmoutier"   della storica francese  Marie Therèse Reed dal titolo "Saint Philiber in Francia: memorie e arte", abbiamo ascoltato  la testimonianza importante del culto di questo santo, testo che è stato tradotto e letto da  Cosetta Dal Cin, anch'essa storica dell'arte ed apprezzata guida turistica del nostro territorio.
Non è mancata la presenza spirituale di Madre Cànopi, abbadessa del monastero delle Benedettine dell'isola di s. Giulio, che con una lettera indirizzata a Bruno Nicolazzi,  Presidente dell'associazione alzese, ha espresso il suo augurio per il buon esito della giornata.
Dopo una breve pausa, sono  ripresi gli interventi con  Angelo Marzi sull'argomento "La chiesa romanica e i degrado dell'ambiente", seguito da Piero de Gennaro che ha illustrato la via Crucis e le lapidi all'esterno della chiesa di san Filiberto.
Ha presentato e coordinato i relatori  Andrea Del Duca, direttore dell'Ecomuseo del lago d'Orta.
L'iniziativa, promossa dall'associazione culturale Famiglia Alzese, dall'Associazione storica Cusius e da Soroptimist Club Alto Novarese con il patrocinio della Parrocchia di Alzo e Pella e del Comune di Pella, ha registrato la presenza di autorità, giornalisti e rappresentanti di Enti ed Associazioni, e del dott. Nobile della Fondazione Comunità Novarese, autorevole partner che  supporta ed incoraggia le iniziative tese a raccogliere finanziamenti necessari  per procedere ai restauri del complesso monumentale, il quale ha sottolineato la necessità di un coinvolgimento della popolazione per questo patrimonio d'arte e di cultura della collettività.
E  in merito ai contributi che vengono elargiti per i restauri, alcune socie del club Soroptimist hanno consegnato un assegno di quattromila euro, frutto di una raccolta di denaro destinato al restauro di una cappella della via Crucis che rientra in quegli  interventi strutturali  già eseguiti  su tre cappelle pericolanti delle quattordici esistenti,  sulla  regimentazione delle acque piovane e la canalizzazione delle gronde, opere estremamente necessarie per limitare il continuo ed incessante degrado.
La giornata di studio ha raccolto molti apprezzamenti e consensi, gratificando gli organizzatori che sperano di avere suscitato un maggior interesse sulla necessità di intervento con immediati restauri, mentre verranno pubblicati gli atti del convegno e saranno messi a disposizione di chiunque sia interessato.

lunedì 22 settembre 2014

La Famiglia Alzese

In un edificio costruito nel 1901 con il contributo di tutti i capofamiglia della comunità alzese (da qui il nome La famiglia Alzese ), restaurato e reso accessibile, nel 1991 si è svolta la prima rassegna di artigianato, proseguendo poi nel corso degli anni con oltre quaranta manifestazioni di carattere culturale tra mostre d`arte, concorso di presepi, mercatini di hobbistica, ecc. 

Durante una mostra di curiosità locali, sono stati rintracciati moltissimi documenti che hanno permesso di costituire ad Alzo un archivio storico che raccoglie testimonianze delle antiche famiglie, sulle attività delle cave di granito e sugli scalpellini, sulle travagliate vicende della ferrovia Gozzano-Alzo, e sulla vita della comunità alzese con interessanti immagini e foto d`epoca. 

Tutto questo materiale è catalogato in un archivio denominato Frammenti di memorie Alzesi, a disposizione di studiosi e storici che desiderano consultare la documentazione.