giovedì 24 dicembre 2015

Gli angeli del focolare


 
 
un gruppo di signore casa Gualea
 
 
Nella chiesa parrocchiale di Alzo, nata nel 1568, non risulta vi siano cappelle famigliari o sepolcri gentilizi, non mancano però alcune case che testimoniano una certa agiatezza e uno stile di vita piuttosto signorile.
Fra le prime famiglie menzionate nel fondo di pergamene conservate nell'Archivio Parrocchiale di Alzo sono i Gualea (a volte indicati come Gualeja); la  pergamena  è della metà del XIV secolo e la menzione in un atto pubblico era chiaro segno di rilievo sociale.
I  Gualea, nonostante l'antichità, consolidarono una posizione solo nella prima metà del XIX sec. forse per la loro prolificità che portò alla formazione di numerose linee  famigliari e, conseguentemente,  all'eccessiva suddivisione del patrimonio.
Delle molte famiglie Gualea, abbiamo un'immagine di quella di Alessio Gualea, grazie alle foto dei gruppi femminili appartenenti alla famiglia stessa.
 
 
primi '900 matrimonio casa Gualea Alessio
 

 


lunedì 21 dicembre 2015

La torre medievale di Pella


 
prospettiva frontale


 Secondo una tradizione, riportata dal parroco don Annichini senza alcun riscontro, la torre medioevale di Pella nel 950 sarebbe stata in mano al Re Berengario II ed al figlio Adalberto che a quel tempo furono assediati dal figlio di Ottone I, Litolfo. Questi, dopo aver occupato i castelli di Lagna e Pella, avrebbe costretto alla resa padre e figlio.

La torre sarebbe stata parte essenziale della difesa longobarda eretta dal Duca Minulfo, che nel 574 aveva situato la sede del ducato a lui affidato sull’Isola S. Giulio. L'edificio sarebbe sorto al centro di un piccolo borgo, niente meno che capitale della sponda occidentale del lago, andando infine a formare, ben conservata, la parte vecchia della casa parrocchiale.

Lasciando la leggenda storiografica per la storia, è certo invece che la torre fosse in mano agli Zanotti i quali, dietro pressione dell’intelligente Segretario Guglielmetti, la cedettero al Rettore Guglielmetti divenendo la casa del Parroco. Questi, per celebrare il passaggio, fece dipingere  sopra la porta, la eloquente sentenza: “Tune militi, nuno Paroco” (una volta del soldato, oggi del parroco). Aggiunse anche una più lunga iscrizione greca, andata perduta quando si chiuse la porta per lasciarvi la sola finestra attuale.

Alla antica Torre, che tale appare ancora evidente a chi ben la osserva, fu aggiunta in seguito un’altra parte, per ricavarne una completa abitazione, con strutture e piani diversi.
 
la torre medievale casa del Parroco, lato nord

lato sud
 

giovedì 17 dicembre 2015

Distanze geografiche e sviluppo sociale

Il dizionario di Casalis registrava con scarne parole le origini del comune di Pella: "A questo comune è aggregato il villaggio di Alzo, che gli è lontano un mezzo miglio". In realtà, quel mezzo miglio, così breve sul piano della distanza geografica, diventava ben più arduo e faticoso da colmare sul piano delle distanze sociali tra le due comunità. Lo stato di manutenzione dell'intera rete stradale era insoddisfacente. Per fare qualche esempio, il Rialaccio, che segnava per un tratto il confine tra Alzo e San Maurizio, fino al 1822 inondava regolarmente l'unica strada che collegava i due paesi.
Solo dopo il 1885, la realizzazione del nuovo ponte sul Pellino finanziato dalla famiglia Durio consentì al comune nel suo insieme di inserirsi nelle nuove direttrici di traffico che percorrevano la sponda occidentale. Chi passava per Alzo poteva ammirare "un bello stradone che differisce dall'orrendo ciottolato tanto in voga" e le curate residenze signorili, conferivano al paese "un aspetto insolitamente civile e un carattere allegro".
a piedi da Alzo a San Maurizio
la stessa strada come si presenta oggi


lunedì 14 dicembre 2015

Quei valsesiani venienti al lago


l'Istituto Maria Ausiliatrice visto dal lago

L'edificio che oggi a Pella ospita l'Istituto delle Suore di Maria Ausiliatrice, dopo il glorioso passato ottocentesco di filatoio e setificio, nei primi decenni del '900 era diventato un luogo di villeggiatura per il turismo proveniente dalla Valsesia. 
D'altra parte, la sponda occidentale del lago d'Orta occupava una posizione cruciale lungo l'itinerario devozionale che collegava i sacri monti di Orta e Varallo Sesia, nè va trascurata la particolare collocazione del santuario della Madonna del Sasso. 
Dopo le burrascose vicende che avevano portato ad un conflitto di tipo economico tra il Comune di Pella e la direzione del Setificio, il proprietario ultimo del fabbricato, l'ing. Augusto Galimberti nato a Milano il 13 giugno 1852 e morto a Pella il 2 luglio 1937, nel 1931 donava lo stabile alle suore di Maria Ausiliatrice.
Oggi la "Casa" è una importante sede per incontri spirituali, congressi, che accoglie giovani e adulti, sacerdoti, religiosi e laici, nello spirito salesiano. 
Augusto Galimberti 1852-1937

giovedì 3 dicembre 2015

Un matrimonio di fine Ottocento

 
 
 
 
 
Gli sposi Fiorentini- Simonetta
                                    
 
 Nel 1899 Francesco Fiorentini sposa la novarese Anna Simonetta: è così che si intrecciano le vicende delle famiglie che più incisero sulla storia economica e sociale di Alzo.
Francesco, nato nel 1871, a quel tempo era sindaco di Pella ed era il sindaco più giovane d'Italia, mentre Anna Simonetta apparteneva alla nota famiglia di proprietari delle cave di granito.
Il matrimonio fu senz'altro un avvenimento importante, proprio in chiusura dell'Ottocento, e unì due potenze economiche del territorio.
Le nozze, avvenute a Novara il 29 aprile 1899, come da partecipazione originale, hanno avuto un secondo momento di festeggiamenti in Alzo, allorché il 4 giugno dello stesso anno, fu organizzato un raffinato banchetto per coloro che non avevano partecipato alla cerimonia novarese.
Il menu, assai ricercato e degno di uno chef rinomato, sottolinea l'importanza dell'evento.
 
 
 
La partecipazione delle nozze

Il raffinato menu