giovedì 22 dicembre 2016

La "reale caserma " dei Carabinieri e le vicende alzesi

In un giorno di maggio del 1906 il chimico farmacista  Mazzetti Giuliano della farmacia in Alzo, quella mattina era a Gozzano per convolare a nozze con Caterina Guidetti. Si ricordò di avere lasciato ad Alzo i documenti delle pubblicazioni e,  inforcata una bicicletta, recuperati i documenti, ritornò verso Gozzano. All’altezza dell’oratorio della Madonna di Luzzara fu aggredito, pestato e derubato d’ogni suo avere: l’orologio d’oro con catena, Lire 1.500 in contanti, un cofanetto con gioielli che gli aveva affidato una zia per farne dono alla novella sposa, e anelli di cui uno con brillanti che gli fu strappato dal dito con evidenti “morsicature” per poterlo meglio sfilare.
Il fatto suscitò immenso scalpore ed indignazione tra i cittadini della sponda occidentale del lago tanto che si incominciò a reclamare una stazione dei Reali Carabinieri da insediare da questa parte. 
Caserma inaugurata nel 1911
L’esigenza di tale richiesta era giustificata dal fatto che i Reali Carabinieri di Orta, a causa delle “enormi distanze” avevano difficoltà a raggiungere la sponda occidentale del lago, ed inoltre mancava il  telegrafo nel comune di Pella.
Costruito un apposito edificio voluto da Francesco Fiorentini, notabile della frazione di Alzo, il 16 marzo del 1911 fu inaugurata la stazione dei Reali Carabinieri per servire i Comuni della sponda occidentale del lago d’Orta firmatari della richiesta.




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