giovedì 30 ottobre 2014

Il ponte sul Pellino

il ponte sul Pellino
Dal piazzale antistante la chiesa Parrocchiale di Pella (S. Albino), si accede all'antico ponte sul fiume Pellino. Si tratta di un ponte a schiena d'asino che reca la data 1578 e l'iscrizione " Magrioha-ninusde rugis fecit", sul cui significato si sono azzardate varie interpretazioni senza fornire certezze.

Nel passato il ponte serviva da collegamento con il vicino cimitero di San Rocco: vi transitavano i cortei funebri che accompagnavano i defunti trasportati a spalla.

1578 L'iscrizione misteriosa

lunedì 27 ottobre 2014

Quando da Alzo partivano i treni a vapore

Come mai ad Alzo una ferrovia con tanto di treno?
Con  l’apertura delle cave di granito, sorse la necessità di sviluppare un sistema di trasporto efficace per il granito. La rete stradale all’epoca era decisamente poco sviluppata e il mezzo di trasporto più moderno era senz’altro la ferrovia, ma le stazioni più vicine erano ad Arona e a Novara.
La società per l’esercizio delle cave di Alzo, nata il 22 settembre 1858 e della quale erano azionisti il parroco don Giulio Ratti di Milano, Cesare Scardini di Pavia, Defendente Vannini (o Vanini) di Milano e Charles Galland di Gozzano, commissionò il progetto per una strada ferrata a cavalli per collegare Alzo con la città di  Novara. Il progetto, affidato agli ingegneri Villier, Sanchey e Nobili De Toma, venne consegnato il 2 marzo 1859. Le stazioni erano sette, poste lungo 43 chilometri complessivi di binario: Novara, Caltignaga, Momo, Borgomanero, Gozzano, Baraggia.

1890ca. costruzione rete ferroviaria di Alzo

Gli ingegneri tennero conto, nel progetto, del fatto che i cavalli non sono in grado di sviluppare grosse potenze, pertanto studiarono un tracciato pianeggiante: era previsto tra Gozzano e Alzo, un rettilineo livellato che attraversava la Baraggia in rilevato, opera molto costosa ma ritenuta indispensabile per consentire ai cavalli di trainare i carri col granito.

Con Regio Decreto n. 719 del 9 aprile 1882 si approvò la costruzione della Ferrovia Gozzano – Alzo. La costruzione fu affidata alla ditta Zanotti & C., il cui proprietario era l’avv. Luigi Razzetti di Parma. L’esercizio iniziò il 17 giugno 1886.

La linea, lunga 7,6 km., serviva le stazioni di Gozzano, Gozzano-Fermata, Cremosina, Pogno-Berzonno, San Maurizio d’Opaglio e Alzo. Il viaggio durava 32 minuti alla folle velocità di 15 km/h! I primi anni di esercizio della ferrovia furono senza dubbio i migliori: si trasportvaa il granito delle cave, le materie prime e lavorati della Cartiera Sonzogno di Pella, i legnami e le merci paesane e, in base ad una convenzione ventennale con lo Stato, anche i passeggeri.

Mappa ferroviaria Gozzano-Alzo

Per approfondire:
F. Ogliari, La navigazione sui laghi italiani – i laghi minori – Orta – Trasimeno – Bolsena – Bracciano, Cavallatto Editori, Milano, 1988.


Documenti dall’archivio storico dell’Associazione Culturale Famiglia Alzese

giovedì 23 ottobre 2014

La trattoria del Vapore






Una “Trattoria Isola Bella” sul lungolago di Pella è documentata almeno dal 1882. Nel 1904 aveva assunto il nome di “Trattoria Pellese” ed era gestita da Silvio Ricciotti.
In seguito, quando nel 1909 il battello “Riviera” iniziò il servizio di navigazione sul lago d'Orta, divenne "Trattoria del Vapore".
Nel 1930, cessata l’attività di ristorazione, Antonio Calderara vi trasferì il suo studio di pittore.
L'edificio fu abbattuto negli anni '90 in occasione del nuovo assetto urbanistico del lungo lago di Pella.

martedì 21 ottobre 2014

La Società Operaia di Mutuo Soccorso


Il vessillo della società
Ad Alzo nel 1885 venne costituita la Società Operaia di Mutuo Soccorso della Riviera Occidentale e nel 1889, l'8 settembre, fu inaugurato il vessillo davanti ad altre ventinove consorelle. La madrina fu Costanza Durio, vedova Fiorentini.
vessillo SOMS (1889)

giovedì 16 ottobre 2014

Le cave di granito di Alzo

Laboratorio delle cave Simonetta ad Alzo

Nel 1844 l'arch. Nobili De Toma, dopo aver effettuato delle ricerche,  diede inizio ai lavori di estrazione del granito di Alzo.
Seguì dopo pochi anni, nel 1848, l'apertura della cava dei f.lli Simonetta fu Giovanni provenienti da Unchio, quella di Giosellino Peverelli e di altri altri ancora, dando vita a una importante attività estrattiva del granito di Alzo, considerato di pregevole qualità.
Nel 1884, il 29 dicembre, Andrea Nobili De Toma moriva a Omegna, città di cui era stato sindaco per 19 anni. 
Nel 1899 fu posta una lapide commemorativa ad Alzo con medaglione in bronzo dello scultore Luigi Bedoni di Boleto e fuso dalla fonderia Silvio Mazzola fu Pasquale di Valduggia.

Lapide commemorativa a Nobili De Toma


lunedì 13 ottobre 2014

La cartiera di Pella

Già nel 1736 esisteva a Pella un "fabbricatore di carta", come da inventario redatto a  seguito della morte del proprietario Giuseppe Vigorè. Nel 1807 è sindaco di Pella Pietro Vigorè, indicato anch'esso come "fabbricatore carta" in un complesso in cui erano occupate circa 20 persone. Pietro Vigorè e il fratello canonico Nicolao mantennero la proprietà della casa di abitazione e cartiera detta "La Tesa" e del terreno inserviente alla stessa, situato "avanti la Chiesa" di Pella, fino alla loro morte. Nel 1846 la cartiera  passò alla vedova di Pietro, Margherita Ledi che, a sua volta, la cedette nel 1847 a Franco Fiorentini.
Egli vi apportò importanti miglioramenti tecnici, ma nel 1871, dovette sostenere una vertenza con gli abitanti e la giunta di Pella poiché, proprio “per l’effetto del nuovo sistema della fabbrica di carta”, l’acqua della Roggia Molinara scorreva “sporca, fuori d’uso, e tramandante odore insalubre.”

1888 - la Cartiera in una veduta esterna

La proprietà Fiorentini durò fino al 1874 quando, a sua volta, fu venduta ed acquistata dai fratelli Raffaele, Cesare, Alberto ed Edoardo Sonzogno.
L’atto del 1874 fornisce una descrizione dettagliata dell’impianto di Pella: “Il fabbricato ad uso cartiera con terreno annesso, cinto da muri, composto di diversi locali inferiori e superiori come si trova da terra al tetto compreso, colla inerente ragione d’acqua quale forza motrice che si deriva mediante apposito canale (compreso nella presente vendita) dal Fiume Pellino, la quale acqua si immette naturalmente nella roggia Molinara seguendo così il suo antico corso, con annessa una zona di terreno soprastante tutta la lunghezza del canale per sei o sette metri, oltre al terreno sottostante sino al letto del detto fiume, giusta i diritti competenti ai venditori in base ai loro titoli d’acquisto.”
Il fabbricato, imponente nella sua struttura dislocata su quattro piani, era dotato di un’alta ciminiera, che disegnò il panorama di Pella fino al 1939 quando fu atterrata. La carta che veniva prodotta era utilizzata per la stampa del giornale "Il Secolo".

Per approfondire l'argomento: La memoria e la nostra storia, Pella, 2009.
1888 - la Cartiera Sonzogno, reparto interno

1916 - la cartiera in una veduta frontale

giovedì 9 ottobre 2014

Il sindaco Francesco Fiorentini

Francesco Fiorentini


È il 1895 e un alzese viene eletto sindaco di Pella. È  Francesco Fiorentini, di soli 24 anni. Nato nel 1871 da Francesco Fiorentini e Costanza Durio,  è a quell'epoca il sindaco più giovane d'Italia. Erede di una famiglia benestante di Alzo, sin da giovane mostra una forte personalità ed un carattere deciso, lasciando sul territorio un ricordo di oculate scelte a beneficio della popolazione.
Nel 1899 sposa Anna Simonetta, figlia di un imprenditore cavista di Alzo, rafforzando in tal modo la potenza economica delle famiglie alzesi.
Nel 1904 viene nominato Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, e nel 1907 viene investito della carica di Vice Conciliatore del Comune di Pella.
Nozze di Francesco Fiorentini e Anna Simonetta (1899)

lunedì 6 ottobre 2014

La filarmonica pellese

 La filarmonica e coro Pellesi (1910)



A Pella, nel 1910, è documentata l'esistenza di  una Filarmonica. Oltre ai suonatori in divisa e con i rispettivi strumenti, alcune signore facevano parte di un coro che sovente accompagnava le esibizioni della fanfara cittadina. Nel repertorio spiccava il brano "Barcarola del Cusio"  composto dal maestro Gallone e che il maestro-direttore fece eseguire in occasione delle regate storiche svoltesi nel 1909 sul lago d'Orta.
Nel 1958 la filarmonica, con il nome "Pietro Stornello" probabilmente in onore dell'antico maestro, era ancora attiva.



 La Banda "Pietro Stornello" in servizio (1958)




giovedì 2 ottobre 2014

Asilo infantile sorelle Tubi

Manifesto inaugurazione asilo

Nell'anno 1884 la signora Francesca Tubi redasse un testamento olografo nel quale assegnò, anche a nome di sua sorella Giuseppina già deceduta a quella data, la somma di Lire 32.000 + 2.000 per erigere un asilo infantile a Pella, che doveva chiamarsi "Asilo Infantile sorelle Tubi" ed essere funzionante entro un anno dalla sua morte.

Francesca Tubi morì il 30 gennaio 1887 all'età di 72 anni.


L'anno successivo, 1888, a gennaio iniziarono le attività dell'Asilo Infantile Sorelle Tubi presso la masseria "La Granda" presa in affitto dalla famiglia Albini-Zanotti. Tuttavia la tranquillità di questo inizio d'opera ebbe breve durata: il 17 ottobre 1888  morì la signora Luigia Albini-Zanotti che con testamento del 20 dicembre 1882 e codicillo 18 marzo 1888, istituiva l'ospedale per i malati poveri di Pella, nella casa di sua abitazione e dipendenze (ovvero la masseria "La Granda"). 

Don Marinzi, parroco di Pella, non si perdette d'animo e riuscì a trovare altri locali dove continuare l'attività dell'asilo per l'infanzia. Infatti nel 1891 1'Asilo si trasferì nella masseria "La Guglielma".


La sede attuale