giovedì 1 gennaio 2015

Il Ponte sulla Pellèsina e sul Pellino

 
 
Casa Bionetti sventrata per far passare la strada
 
 
Si deve a Pietro Durio la realizzazione dei ponti sulla Pellèsina e sul Pellino che consentono alla strada in uscita dall'abitato di Alzo di proseguire verso nord.
Pietro Durio era originario di Civiasco, ma Alzo divenne la sua patria d’adozione, accompagnando e sostenendo gli sviluppi del paese, prendendo a cuore la situazione sociale.
Comprese che era fondamentale per il paese non essere relegato al fondo di una strada ma diventare luogo di passaggio e traffici. Da decenni la strada verso nord si arrestava appena oltre il paese. Il progetto di una strada per Cesara e Omegna restava sulla carta perché era troppo impegnativo costruire ponti sulle profonde gole in cui scorrono la Pellèsina e il Pellino.
Pietro Durio sapeva che la situazione si poteva sbloccare solo sostenendo da privato le spese (alla fine gli costerà 84.000 lire di allora). Nei tardi anni settanta promosse i progetti (il primo sarà poi radicalmente modificato).
Nel 1880 anche il ponte sul Pellino – in blocchi di granito, alto 40 metri, lungo 45 - fu terminato. Madrina dell’inaugurazione fu la consorte, Filomena Fiorentini, a cui il ponte venne dedicato. Da allora le comunicazioni verso Omegna, la Valdossola, il nord del Lago Maggiore e la Svizzera ebbero immediato sviluppo.
Nel 1893 venne aperta la nuova strada Alzo- Centonara – Artò.
 
 
Ponte sulla Pellèsina e Plesma (1890)
 
 


Ponte sul Pellino inizio costruzione (1890)
 

 
Ponte sul Pellino ormai terminato (1891)
 
 

Nessun commento:

Posta un commento