giovedì 6 ottobre 2016

Antiche dimore di Alzo

Attraversando la frazione di Alzo, con un po' di attenzione non si può fare a meno di notare la presenza di edifici che, pure nella loro vetustà, testimoniano ancora un'epoca di prosperità coniugato al buon gusto ed alla signorilità che li contraddistingue.
Alzare lo sguardo su, verso i loggiati, ecco che i particolari svelano un lembo di storia: al centro del paese, al numero civico 94, la storia ci dice che era proprietà di Francesco Fiorentini fu Francesco, poi passata ad un successivo acquirente.
Oltre il cancello, è in mostra un piccolo giardino attorniato da elementi decorativi stile "bella epoque" successivi alla data originale della costruzione, che si fondono con ornamenti tipici dei giardini ottocenteschi  e, sulla parete sud tracce di una meridiana ormai scolorita.
Tra gli archi della loggia al secondo piano del lato est, la data "1803" oltre a tracce di decorazioni murali che sottolineano il gusto di quel periodo.
In una virtuale passeggiata itinerante, andremo alla scoperta di altri edifici altrettanto storici ed interessanti, importanti rappresentazioni di un'epoca che ha fatto la storia del borgo alzese.


martedì 4 ottobre 2016

I piodari di Ronco Inferiore

Nel settecentesco piodaro di Ronco, è contenuto per intero il mestiere dello scalpellino. Da tale piodaro si ricavavano soprattutto lastre e piode utilizzate come tegole per coprire i tetti, impiegate per tutto l'Ottocento.
Lo "spiodare" era l'operazione di distaccare lungo le venature le lastre di pietra, chiamate anche "beole" e, per il trasporto dalla cava al luogo di utilizzo, solitamente venivano impiegate le donne con il carico di lastre impilate sulle "cadole", una sorta di zaino di legno.
Il sistema di posa richiedeva una grande abilità ed era soprannominato "a piuma" poiché le piode, sovrapposte una sull'altra, ricordano la struttura del piumaggio degli uccelli.
Un' iscrizione tombale presso il cimitero di Ronco ricorda l'impresario Giulio Morandi, "colpito da un masso staccatosi dalla montagna" e deceduto nel febbraio 1884 "dopo 23 giorni di atroci spasimi".
Nel luglio 1885, un operaio veneto rimase ucciso ed alcuni suoi colleghi feriti mentre praticavano un foro di mina a Ronco Superiore.
Il commercio delle piode declinò a causa dell'impiego delle tegole meno pesanti e meno costose.



Oggi, contrariamente al passato nel quale la copertura in pietra rispecchiava un'esigenza vitale fortemente legata alle possibilità locali, è considerata quasi un “lusso”. La scelta è sovente legata alle prescrizioni del piano regolatore di determinate zone o nuclei, ove la copertura in piode è obbligatoria per ragioni paesaggistiche, quali gli edifici storici o chiese.

venerdì 30 settembre 2016

Mestieri e tradizioni dimenticati


Percorrendo le strade di Alzo, possiamo scorgere alcune tracce di un passato non molto lontano, ormai destinato all'oblio, ma che ci permettono di considerare come l'acqua, i molini, i torchi, e così via, fossero elementi indispensabili per la vita quotidiana del paese.

Uno degli ultimi pozzi ottocenteschi, ancora visibile sulla via centrale del paese, testimonia l'importanza di poter avere l'acqua a portata di mano.

Ad Alzo esisteva un vecchio mulino che procurava farina per gli antichi alzesi rendendoli un po' meno dipendenti dalla farina prodotta a Pella. Di questo edificio, che doveva essere all'incrocio con la "strada del Molinaccio", se ne conserva memoria nell'indicazione del luogo.
L'unica traccia della presenza dei vecchi molini sembra essere la serie di pietre che attraversano la strada in uno spiazzo, pochi metri a sud del ponticello sulla Plesna: quelle pietre delineano, per qualche metro, un'antica gora molinara.
Anche la "via del Torchio" indica la presenza, nel Settecento, di un torchio per pigiare l'uva e, forse, anche per ricavare farina dalle castagne secche.

Di proprietà della famiglia Fiorentini pare fosse ancora in uso a fine Ottocento, probabilmente a disposizione della comunità. Si intravvede  la tettoia e sul muro si legge in colore ruggine. "1794/ Fran.co Fiorentini/FF."



martedì 27 settembre 2016

Strada facendo....



La strada che proveniva da San Maurizio fu notevolmente allargata fino alla piazza di Alzo, per la necessità di trasportare i pesantissimi carri carichi di granito che, mediamente, nel numero di sei al giorno, trascinati da buoi, muli o cavalli, si dirigevano verso Gozzano per scaricare il loro peso su vagoni ferroviari.
Il progetto fu elaborato dall'ingegner Andrea Nobili de Toma negli anni Quaranta del 1800, che fece realizzare una vera ed ampia strada carraia, coperta di grossa ghiaia per evitare che le ruote dei carri scavassero profondi solchi.
Dalla piazza di Alzo la strada proseguiva più stretta verso nord, attraversando il paese aggirava a sinistra la corte della casa Borionetti per arrestarsi dopo un centinaio di metri, molto prima di raggiungere il torrente Plesna (o Pellesina).
In seguito, all'inizio del secolo scorso, si sventrò l'edificio creando "l'arcone" che da allora permette alla carrozzabile di proseguire dritta verso Cesara, dopo aver attraversato i ponti sui torrenti Plesna e Pellino.




giovedì 22 settembre 2016

Testamento di una perpetua

1936 la "Rusin" perpetua di don Urani



Era parroco ad Alzo don  Franciscoli Carlo Giuseppe proveniente da Ara, che resse la parrocchia dal febbraio 1740 al 9 agosto 1761, data in cui morì a 70 anni e fu sepolto nel cimitero di San Filiberto.
Il giorno 6 gennaio 1749,  la sua perpetua – Maria Maddalena Allegra, nata alla Colma di Valsesia – confida le sue volontà al notaio Giacomo Filippo Varone dell'Isola San Giulio.
E' un testamento orale con il quale dispone  che il suo corpo fosse accompagnato alla sepoltura da cinque sacerdoti – due di Alzo, due di Pella ed il curato di San Maurizio d'Opaglio – e dalla Compagnia del SS Sacramento di Alzo. A tutti doveva essere data la solita elemosina e la cera, mentre la Compagnia riceveva anche 6 lire imperiali.

Rosina Gualea 1892 – 1977

Lascia poi al curato di Alzo il compito di amministrare il denaro contante che "si trovi al momento della morte e il salario non ancora percepito", mentre nomina esecutore testamentario il molto reverendo Giorgio Terrazzi Cappellano di Pella, destinando i suoi beni ai parenti.
Questo documento permette di capire la condizione di Maria Maddalena, una single come si direbbe oggi, e tutt'altro che un'eccezione a quei tempi, che aveva trovato  una buona e sicura soluzione per la sua esistenza mettendosi al servizio di un sacerdote nel quale riponeva la massima fiducia. 
Ci dobbiamo accontentare di poche frasi di un atto giuridico per carpire al silenzio della storia qualche indizio sulla vita  di Maria Maddalena, della quale però  non conosceremo mai le  ansie, i desideri, le  gioie e i  dolori che l'hanno accompagnata nella sua esistenza.

martedì 20 settembre 2016

Programma autunno 2016





Queste le prime attività in programma

Martedì 4 ottobre ore 21,00
Andrea Del Duca
"Voci prima della storia. Archeologia del lago d'Orta".
Tema: Panoramica sui ritrovamenti archeologici fino all'epoca romana compresa, con chiusura sulle ultime scoperte a S. Filiberto. 

Martedì 11 ottobre ore 21,00
Dr. Enzo Castagnino 
Chimica e cosmetica
Tema: Prosegue l'informativa sulla composizione chimica dei cosmetici in rapporto alle virtù e svantaggi nel loro utilizzo.

Martedì  18 ottobre ore 21,00
Andrea Del Duca
"Dalla leggenda alla storia. Vicende medievali attorno al lago d'Orta."
Tema: Cenni di storia medievale dell'area cusiana con approfondimenti su alcune figure leggendarie molto celebri in età medievale: San Giulio, San Maurizio e la Legione Tebea. 


martedì 13 settembre 2016

Riprendono le attività del gruppo Isole nella corrente di Alzo




Dopo una pausa di qualche mese dalla presentazione del nostro sito, riprendiamo le nostre conversazioni settimanali presentandovi prima di tutto le attività svolte negli scorsi mesi.

Vi abbiamo lasciato con l'Open day del 13 febbraio a Pettenasco del nostro laboratorio di decoro su porcellana, che ha dato il via al corso settimanale tenuto presso l'Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone (Via Fara), terminato a giugno, che riprenderà regolarmente ad ottobre nella stessa sede.
Nel frattempo, usufruendo del salone dell'oratorio in Alzo, generosamente concesso dal nostro parroco don Beppe, abbiamo organizzato una serie di conferenze e incontri vari, aperti a tutti quanti fossero interessati, di cui diamo un breve elenco di quanto realizzato nella primavera-estate 2016:

10 mar. Prof.Tiziano Leonardi : "Le donne del Seicento"
4 apr. Proiezione Film "La migliore offerta"
12 apr. Walter Zerla: lezioni di fotografia con il cellulare
3 mag Domenico Brioschi della "Finestra sul lago" : la Marchesa Colombi nella terra degli aironi
17 mag. Serata "addobbi con candele"
30 mag. Dr. Davide Filiè: Il dialetto Walser e piemontese
21 giu Ing. Fabio Valeggia: Innocenzo Manzetti inventore del telefono
5 lug. Proiezione film "Kankun"
12 lug. D.ssa Maria Antonietta Mainardi (Maina )"Andavano andavano" gli alberghieri in Catalogna
19 lug. Proiezione del film "La Corrispondenza"
26 lug. Prof. Enzo Castagnino, docente università di Perugia e Urbino: "I cosmetici, questi alieni – un incontro ravvicinato"
2 ago Ore19,30 apericena in piazza ad Alzo presso Il Butighin - a seguire  proiezione del film 
"La famiglia Belier"
9 ago Proiezione Film Wild

Stiamo preparando un nuovo interessante programma che sarà attuato nel prossimo mese di ottobre e rinnoviamo il nostro invito a partecipare, sottolineando che l'ingresso è per tutti ed è gratuito.

Verrà presentato martedì 13 sett. Ore 19,00 in un Apericena nel "Giardino del Parroco" a seguire proiezione del film " Orgoglio e Pregiudizio"