martedì 11 ottobre 2016

Il masso coppellato di Pella


Nella conferenza del 4 ottobre del dr. Andrea Del Duca (direttore dell'Ecomuseo Cusius del lago d'Orta e del Mottarone), il relatore ha fatto una panoramica sui ritrovamenti archeologici fino all'epoca romana compresa, citando le ultime scoperte a san Filiberto di Prorio.
In particolare il dr. Del Duca ha illustrato il fenomeno dei massi erratici coppellati il cui inquadramento cronologico risulta difficile a causa della lunga attività nella esecuzione delle coppelle anche in tempi meno remoti.
Tuttavia leggende ed antiche credenze popolari sono connesse ad alcune rocce o massi coppellati censiti attorno al lago d'Orta, ai quali si attribuivano poteri legati alla fertilità delle donne e a riti propiziatori.
In prossimità del confine del Comune di Pella, poco distante dal sentiero che collega Alzo con San Maurizio d'Opaglio, fu individuato nei primi anni Novanta dello scorso secolo, un masso erratico su cui sono scavate tre vasche e una cinquantina di coppelle, molte delle quali collegate da canalette.
Nel 1997 il dottor Del Duca pubblicò una breve descrizione del masso e propose una datazione, basata su confronti con ritrovamenti simili, alla seconda età del ferro (IV-I secolo a.C.).
La datazione di questo genere di ritrovamenti rimane comunque assai difficile, salvo i rari casi in cui queste incisioni vengono rinvenute all'interno di contesti chiusi, vale a dire all'interno di sepolture o di sezioni stratigrafiche, poiché non è possibile escludere che l'intervento umano possa essere continuato fino ad epoche anche recenti.



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