giovedì 25 giugno 2015

Il progresso avanza ad Alzo e dintorni

Federico Piscia

Alle origini della Società Elettrica Pellino ci furono le acque del torrente e l'intraprendenza dell'ing. Federico Piscia, proveniente da Cadrezzate nel varesotto ma abitante ad Egro.
Dopo l'impianto di Alzo, posto sotto il ponte "Filomena Durio", fu realizzata una seconda officina ad Arola, sopra i mulini di Valle, sempre alimentata dalle acque del Pellino fatte prima riposare a monte in un bacino regolatore (un altro serbatoio di riserva fu realizzato nel 1916), e dotata di un moderno impianto di 175 HP. L'esercizio iniziò nel 1902.
Nel 1906 la ditta Piscia & C. snc si trasformò nella moderna “Anonima della Società del Pellino” con capitale di Lire 400.000 (insieme ad altri tre soci tra cui Francesco Antonietti di Cesara) e con lo scopo la produzione e la distribuzione di elettricità a Borgomanero, Briga, Maggiora, Gozzano, Pella e altri Comuni.
La domanda sempre crescente proveniente da nuovi complessi industriali, contribuì al rapido siccesso dell'impresa anche per merito di validi collaboratori, soprattutto l'elettrotecnico Bartolomeo Nolli che brevettò, tra l'altro uno scaricatore rompi-arco. Questo congegno fu presentato dal Piscia all'Esposizione di elettricità di Brescia nel 1909 e premiato con medaglia d'argento.

Malauguratamente il Nolli rimase fulminato in un incidente sul lavoro l'undici aprile 1910.
Francesco Antonietti

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