la centrale elettrica Piscia sotto il ponte del Pellino |
Nel 1891 era già attivo uno stabilimento per la produzione di energia elettrica da parte della società “F. Piscia & C.” La forza idraulica era ricavata dalle acque del Pellino mediante un canale della lunghezza di un chilometro con un salto di 76 metri per sviluppare una forza di 200 cavalli.
Fino al 1905 l'illuminazione pubblica avveniva mediante impianto di Gas Acetilene. L’ing. Piscia della Soc. Elettrica del Pellino propose di “regalare” una lampadina pubblica ad Alzo, in cambio dell’autorizzazione a palificare alcuni terreni per la linea elettrica necessaria per raggiungere a Borgomanero la sede della Soc. Dinamo. In consiglio si discusse sull'opportunità di accettare l'offerta, favorendo la chiesa parrocchiale con l'installazione della lampadina. Ma l'allora parroco di Alzo inorridì al pensiero di far posizionare la lampadina davanti alla chiesa asserendo di non volere “tali diavolerie”.
A questo punto il geom. Ettore Vanini si offrì di far piazzare la famigerata lampadina davanti alla propria villa, per buona pace di tutti e permettendo in tal modo al progresso di… avanzare!
Alla Famiglia Alzese spetta il vanto dell’iniziativa della prima lampadina sulla pubblica via, ed il merito di aver esperite le pratiche per la lampadina pubblica presso la Villa Vanini e quella sul bivio della strada per la Stazione”. (n.d.r.: la stazione di Alzo, ovviamente). In seguito realizzò l’impianto elettrico con la luce sia per il salone sia per l’alloggio delle maestre.
1895 - macchina della centrale |
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