lunedì 14 novembre 2016

Il bel granito di Alzo

Il granito ebbe ed ha infinite applicazioni. Fu il primo mezzo costruttivo conosciuto dall'uomo. I dolman preistorici, le antiche porte di Micene, le piramidi d'Egitto sono di granito e di granito sono tutti i ruderi dell'antica civiltà Greca e Romana.
L'attività estrattiva del granito di Alzo risulta sia iniziata negli anni Quaranta dell'Ottocento, ma molte case alzesi del settecento e del primo ottocento hanno già portali ed altri elementi in granito bianco.
Una data certa di un elemento in granito è la balaustra della chiesa di S. Filiberto su cui è incisa in bell'evidenza dalla parte dell'altare la data 1781.
Questo si spiega con il fatto che gli uomini di Alzo non avevano atteso la perizia degli ingegneri per utilizzare il loro granito. Certo non facevano esplodere la roccia ma sapevano utilizzare i "trovanti", i massi erratici sparsi in abbondanza nei boschi e nelle brughiere, ottenendo manufatti di abbellimento e di utilità nella costruzione della proprie dimore.

Il masso erratico, spesso indicato con il nome di "trovante", è una grande roccia che è stata trasportata a fondovalle da un ghiacciaio. Questi massi, dopo che il ghiacciaio si è ritirato, occupano un'insolita posizione in cima a colline o isolati in mezzo alla pianura. Li chiamavano "blocchi erratici" perché non ne conoscevano la provenienza.

Horace Bénédict de Saussure su questo affermava: "Il granito non si forma in terra come i tartufi, e non cresce come i pini sulla roccia calcare".



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