lunedì 12 ottobre 2015

Il misterioso "Violone" di Alzo


Alzo col "Violone" da abbattere
 
 
Nel 1902 l'allora sindaco di Pella Francesco Fiorentini, progettò di abbattere “visto il cattivo stato in cui si trova, il piccolo fabbricato comunale detto Violone, della superficie di mq 56". Un modesto edificio coperto da comuni ardesie, con la porta e la finestra in sfacelo, senza pavimento nè soffitto.
L'intenzione era quella di creare un'area da adibire a piazza pubblica molto più ampia con la cessione di un terreno di proprietà Durio-Fiorentini di mq 63, di costruire una conduttura lunga mt. 85 per l'acqua potabile con relativa fontana pubblica e disporre, sul muro di proprietà del canonico Francesco Fiorentini, un "vano conveniente ad uso Albo Pretorio", nonché lo spostamento (rendendola rettilinea) della strada per Artò come da progetto.
Due anni dopo, nel 1904, si poteva ammirare la conclusione dei lavori.
Rimane solo l'interrogativo del perché quel fabbricato vetusto e malandato fosse chiamato "Violone".
 
 
Alzo con le opere da abbattere
 

Oggi come si presenta lo stesso luogo
 

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