giovedì 29 giugno 2017

Le tecniche per decorare a mano la porcellana

Sull'arte del decoro della porcellana va specificato che essa è indicata come "tecnica del terzo fuoco", così  chiamata perché la porcellana che viene decorata subisce tre cotture in quanto è una decorazione sopra smalto eseguita su un rivestimento già cotto e vetrificato. 
Questo tipo di decorazione permette di ottenere risultati molto precisi, ma richiede grande abilità e una mano ben ferma. 

tecnica Olio Molle
tecnica tradizionale stile Limoges
Le tecniche utilizzate variano dalle classiche 
Meissen e Limoges, alle moderne procedure impressioniste con l'uso di olio Molle ed altri materiali quali oro zecchino, foglia oro e lustri.




Presso il laboratorio di Pettenasco, il gruppo "Isole nella corrente" produce oggetti di porcellana, decorati a mano, di alto livello artigianale.


giovedì 22 giugno 2017

Ricordando l'Open Day di Pettenasco del 2016




Il 13 febbraio 2016 abbiamo inaugurato a Pettenasco il corso di decoro su porcellana, nella nuova sede presso l'Ecomuseo, proseguendo in realtà la ventennale esperienza di Alzo.

Ricordiamo gli incontri avuti in tale giornata, dove l'insegnante Wanda ha dato dimostrazione delle varie tecniche utilizzate, come da alcune immagini che pubblichiamo, suscitando l'interesse delle signore presenti.

Il laboratorio ha proseguito fino al 12 giugno 2017 e verrà ripreso a settembre, dopo la pausa estiva.

giovedì 15 giugno 2017

Scuole chiuse per vacanze estive!

Anche il nostro laboratorio, di decoro a mano su porcellana, si prende una pausa: un po' malinconicamente abbiamo ritirato colori, pennelli e gli oggetti di porcellana con i disegni iniziati o appena abbozzati.

Ritorneremo in autunno a Pettenasco presso la sede dell'Ecomuseo. 
Nel frattempo, racconteremo la nostra attività artistica che prosegue in questa località dal febbraio del 2016 ma iniziata sin dal 1991 ad Alzo.


giovedì 8 giugno 2017

Il giro d'Italia


IL 2° Giro d'Italia si svolse dal 18 maggio al 5 giugno 1910 per 2.987,4 km e fu vinto dall'italiano Carlo Galetti.
Su 101 partenti organizzati in 6 squadre, giunsero al traguardo finale di Milano 20 corridori.
Nel giugno del 1910 sulla stampa locale veniva pubblicizzata la notizia che la 10a tappa del 2° giro d'Italia, nel tragitto Torino-Milano, sarebbe transitata da Borgomanero – Gozzano – Berzonno – Alzo – Cesara – Omegna.
Il Comitato Promotore, in omaggio a tale preferenza, decise di assegnare un premio "Alzo".

Non esistono immagini del passaggio nella nostra frazione di quel Giro d'Italia, mentre possiamo pubblicare foto del 1950 con un gruppo di corridori che transitano per Alzo.

giovedì 1 giugno 2017

I tempi cambiano!

Oggi abbiamo i grandi magazzini, i supermercati, la possibilità di acquistare "online", e i nostri piccoli paesi non offrono ormai che modeste scintille di quel firmamento di attività e di iniziative che erano la quotidianità degli anni passati.

Un piccolo campionario di marchi e loghi forniscono, per Alzo, l'esempio di quella forma di autonomia che i cittadini disponevano utilizzando negozi e servizi a portata di mano perché situati nei confini del territorio comunale.







giovedì 25 maggio 2017

I "Castelli Cusiani": la storia

Il Comune di Castelli Cusiani nasce, con regio decreto, il 28 giugno del 1928 dall'unione dei comuni di San Maurizio d'Opaglio, Pella e Pogno e una parte del territorio di Isola San Giulio, ossia quello sulla sponda occidentale del lago d'Orta; il capoluogo del nuovo comune venne fissato nel territorio di San Maurizio d'Opaglio.
stemma di Pogno
Stemma di Pella dal 1982
Stemma di S.Maurizio d'Op.
dal 1975

La vita di questo ente durò circa vent'anni, perché il 13 dicembre 1946, (con attuazione dal 15 gennaio 1947) furono infatti ricostituiti i Comuni di Pella e di Pogno.


Il Comune di Castelli Cusiani, ridotto al solo territorio di San Maurizio, ripristinò l'antica denominazione di San Maurizio d'Opaglio l'11 marzo del 1948. 




giovedì 18 maggio 2017

Coniglio alla... Pellese


Il borgo di Pella dall'alto
Animale simbolo degli abitanti di Pella, raffigurato nello stemma Comunale mentre sta impaurito tra i fiumi Pellino e Pellesina con la scritta "Timidus in Medio Fluminum", nella ricetta che suggeriamo subisce una ingloriosa fine: finisce in una pentola ... a pressione!.
Ingredienti: un coniglio novello, mezza cipolla, due spicchi d'aglio, rosmarino, olio.
Lo stemma comunale
Rosolate bene, in 6 cucchiai d'olio e con il trito di mezza cipolla, due spicchi d'aglio e del rosmarino, il coniglio tagliato a pezzi fino a quando diventa rosso.
Album di ricette
Quando è ben rosolato, aggiungete mezzo bicchiere di vino rosso e poco poco burro. Mescolate, salate e lasciate evaporare. Quando è evaporato, regolate anche di pepe e aggiungete un poco di dado. Aggiungete 4 mestoli di acqua calda, chiudete la pentola a pressione.
Lasciate sul fuoco 10 minuti da quando la pentola avrà iniziato a fischiare. Stop prima parte.
La mattina dopo – il coniglio non va assolutamente ritirato in frigorifero – sollevate il coperchio, togliete l'olio se l'eccedenza sarà affiorata in superficie e fatelo cuocere altri 10 minuti sempre dal fischio della pressione. Al termine del tempo, se risultasse presente troppo sugo, fatelo asciugare a fuoco vivo per il tempo necessario. 
Per un'ottima riuscita è molto importante una rosolatura "decisa" del coniglio. Se viene acquistato e poi congelato, dopo lo scongelamento dovrà essere lavato e ben bene asciugato.
Una ingloriosa ma saporita finale del coniglio pellese!