Ritorneremo
in autunno a Pettenasco presso la sede dell'Ecomuseo.
giovedì 15 giugno 2017
Scuole chiuse per vacanze estive!
giovedì 8 giugno 2017
Il giro d'Italia
IL 2° Giro
d'Italia si svolse dal 18 maggio al 5 giugno 1910 per 2.987,4 km e fu
vinto dall'italiano Carlo Galetti.
Su 101
partenti organizzati in 6 squadre, giunsero al traguardo finale di
Milano 20 corridori.

Il Comitato
Promotore, in omaggio a tale preferenza, decise di assegnare un
premio "Alzo".
Non esistono
immagini del passaggio nella nostra frazione di quel Giro d'Italia,
mentre possiamo pubblicare foto del 1950 con un gruppo di corridori
che transitano per Alzo.
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giovedì 1 giugno 2017
I tempi cambiano!


giovedì 25 maggio 2017
I "Castelli Cusiani": la storia
Il
Comune di Castelli
Cusiani
nasce, con regio decreto, il 28 giugno del 1928 dall'unione dei
comuni di San Maurizio d'Opaglio, Pella e Pogno e una parte del
territorio di Isola San Giulio, ossia quello sulla sponda occidentale
del lago d'Orta; il capoluogo del nuovo comune venne fissato nel
territorio di San Maurizio d'Opaglio.
![]() |
stemma di Pogno |
La
vita di questo ente durò circa vent'anni, perché il 13 dicembre
1946, (con attuazione dal 15 gennaio 1947) furono infatti
ricostituiti i Comuni di Pella e di Pogno.
Il
Comune di Castelli
Cusiani,
ridotto al solo territorio di San Maurizio, ripristinò l'antica
denominazione di San Maurizio d'Opaglio l'11 marzo del 1948.
giovedì 18 maggio 2017
Coniglio alla... Pellese
Il borgo di Pella dall'alto |
Animale
simbolo degli abitanti di Pella, raffigurato nello stemma Comunale
mentre sta impaurito tra i fiumi Pellino e Pellesina con la scritta
"Timidus in Medio Fluminum", nella ricetta che suggeriamo
subisce una ingloriosa fine: finisce in una pentola ... a pressione!.
Ingredienti:
un coniglio novello, mezza cipolla, due spicchi d'aglio, rosmarino,
olio.
Lo stemma comunale |
Rosolate
bene, in 6 cucchiai d'olio e con il trito di mezza cipolla, due
spicchi d'aglio e del rosmarino, il coniglio tagliato a pezzi fino a
quando diventa rosso.
![]() |
Album di ricette |
Quando è
ben rosolato, aggiungete mezzo bicchiere di vino rosso e poco poco
burro. Mescolate, salate e lasciate evaporare. Quando è evaporato,
regolate anche di pepe e aggiungete un poco di dado. Aggiungete 4
mestoli di acqua calda, chiudete la pentola a pressione.
Lasciate sul
fuoco 10 minuti da quando la pentola avrà iniziato a fischiare. Stop prima
parte.
La mattina
dopo – il coniglio non va assolutamente ritirato in frigorifero –
sollevate il coperchio, togliete l'olio se l'eccedenza sarà
affiorata in superficie e fatelo cuocere altri 10 minuti sempre dal
fischio della pressione. Al termine del tempo, se risultasse presente
troppo sugo, fatelo asciugare a fuoco vivo per il tempo necessario.
Per un'ottima riuscita è molto importante una rosolatura "decisa"
del coniglio. Se viene acquistato e poi congelato, dopo lo scongelamento dovrà essere lavato e ben bene asciugato.
Una ingloriosa ma saporita finale del coniglio pellese!
Una ingloriosa ma saporita finale del coniglio pellese!
giovedì 11 maggio 2017
Il vascone di Alzo
Esisteva un
vascone di granito nel quale confluiva l'acqua di una sorgente, che
veniva chiamata "strola", per far bere i cavalli. Questo
vascone era collocato alla fine dell'abitato di Alzo, prima della
casa ad arco, a fianco dell'edificio adibito a cinematografo negli
anni '70 dello scorso secolo.
In un
secondo tempo fu trasportato con i "barozz" trainati da
buoi, nella piazza Fiorentini.
Quando
l'ufficio postale fu terminato, il vascone di granito è stato posto
nel mezzo della piccola piazzola che fa da salotto, luogo di incontro
per quattro chiacchiere tra amici, ed è adibito a fioriera per
abbellire il luogo stesso.
Un lodevole
esempio di reimpiego di manufatti utilizzati diversamente da quello
originale.
giovedì 4 maggio 2017
Il secolare ippocastano

Fu un giorno
memorabile per molti cittadini che, dietro le transenne, guardavano
le complesse operazioni per sezionare il monumentale albero, alto 36
metri e vecchio di oltre cento anni. Infatti già nel 1907 furono
spese ben 10 lire per provvedere alla sua concimazione.



Come non
ricordare quando, all'ombra dei suoi rami, sostavano gli anziani del
paese a fare le solite quattro chiacchiere mentre i bambini
giocavano intorno sotto gli sguardi vigili di nonne e mamme....
La piazza è
sempre accogliente con il prato verde e l'aiuola centrale fiorita, ma
resta la nostalgia del grande ippocastano.
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