lunedì 14 settembre 2015

Pella nella mappa Teresiana e Rabbini

 
 
 
Pella Mappa Teresiana 1723
 
 
Pella Mappa Rabbini 1870 circa
 
 
Osservando la mappa dell'abitato di Pella, si nota che solo per un breve tratto si affaccia alla sponda del lago, mentre per tre quarti si sviluppa lungo il tracciato di una roggia artificiale che oggi risulta interamente interrata.
L'acqua della roggia, che si stacca dal lato destro del Pellino a monte dell'antico ponte, produceva la forza motrice necessaria per far girare nei primi del Settecento due mulini "con due ruote" (uno sul lato destro, l'altro più oltre, sul lato sinistro), che immaginiamo macinassero segala, granoturco e miglio.
Più a monte, vicino al ponte, un "molino di carta" ed una grossa costruzione a "L" testimoniano che era attiva la cartiera, cui era indispensabile acqua abbondante per macerare e per follare la materia prima.
Due sono gli edifici religiosi indicati: la chiesa tardo-cinquecentesca di Sant'Albino e l'oratorio seicentesco di San Rocco che era subito dopo l'antico ponte sul torrente, sulla destra per chi oggi entra nel cimitero. L'oratorio di San Rocco (il Cotta ricorda in un manoscritto su Pella) era stato costruito da qualche decennio in seguito ad una "orrenda pestilenza che contro questa terra infierì", forse quella molto grave del 1630.
I sopravvissuti alle epidemie erigevano oratori a san Rocco e, nel caso di Pella, quando necessario veniva usato come piccolo lazzaretto.

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